Sul piano metodologico, una volta costituito l’Advisory Board, si è proceduto a realizzare alcune interviste preliminari ai suoi componenti. A queste è seguito un apposito First Advisory Board Meeting che il 13 febbraio 2019 ha segnato il vero e proprio avvio dei lavori; in tale occasione sono stati condivisi i punti emersi dalle interviste preliminari, così da inquadrare lo scenario di riferimento (vedi capitolo successivo), e sono state formulate le prime ipotesi dei temi e delle questioni da affrontare.
In particolare, è stato condiviso che la riflessione si focalizzasse su:
qualità;
valore;
innovazione.
Il ragionamento che ne è seguito ha permesso di individuare, da un lato, i maggiori aspetti critici da affrontare e, dall’altro, quelli che si ritengono essere i principali fattori abilitanti a tale compito.
Tra gli aspetti critici sono emersi: la messa a fuoco dei reali fabbisogni; la misurazione e valutazione della qualità; la necessità di considerare il conflitto di interessi.
Quali fattori abilitanti fondamentali citiamo in particolare: le competenze e, di conseguenza, la multidisciplinarietà affinché le stesse siano a disposizione; il riconoscimento delle specificità dei dispositivi medici e dei contesti del loro impiego; il dialogo trasparente con il Mercato.
In un secondo momento, ciascun componente dell’Advisory Board ha lavorato autonomamente su prime proposte di raccomandazione riferite ai temi e alle questioni citate.
Successivamente, nei giorni 19 e 20 giugno 2019, è stato organizzato un intenso workshop progettuale (che ha ricevuto il riconoscimento del patrocinio del Ministero della Salute) in occasione del quale i componenti dell’Advisory Board hanno illustrato le loro proposte a un’apposita “Faculty” multidisciplinare composta da professionisti invitati a discuterle e metterle a punto.
Il risultato di questo lavoro è stato riportato nel presente documento.