Gruppo di lavoro

GRUPPO DI LAVORO Connect for Shape

Advisory Board
Luigi Boni, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano
Vincenzo Cennamo, Azienda Unità Sanitaria Locale, Bologna
Americo Cicchetti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Gianluca Giaconia, Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli, Napoli
Lorenzo Leogrande, Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli, Roma
Vittorio Miniero, Appaltiamo s.r.l.s., Bologna
Paolo Torrico, Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale (ESTAR), Toscana

Faculty
Gianandrea Baldazzi, Ospedale Città di Sesto San Giovanni
Massimo Basti, Presidio Ospedaliero Santo Spirito di Pescara
Gesumino Fiore, Ospedale Civile Lorenzo Bonomo di Andria
Valeria Giordano, Azienda Sanitaria Locale Roma 3
Maurizio Greco, Azienda Sanitaria Locale 4 di Chiavari
Livio Leo, Azienda Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta, Ospedale Beauregard
Alberto Mattei, Presidio Ospedaliero Santa Maria Nuova di Firenze
Giuseppe Navanteri, Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma
Pietro Occhipinti, Azenda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara
Paolo Oliva, Humanitas Research Hospital di Milano
Antonietta Perrone, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli
Enrico Restini, Ospedale Civile Lorenzo Bonomo di Andria
Ivana Reverdito, Società Di Committenza Regione Piemonte
Nicola Rosso, Ospedale Policlinico San Martino di Genova
Giovanni Sgroi, ASST Bergamo Ovest
Silvia Taccori, Azienda Ospedaliera Universitaria, Policlinico Duilio Casula di Cagliari
Andrea Tubaro, Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma

Chairman first advisory board e workshop progettuale Connect for Shape
Giampaolo Azzoni, Università degli Studi di Pavia

Supporto metodologico e progettuale
Emanuele Rigon
Tommaso Venturini
Stefano Viaggi
Andrea Zanella

PROCESSO E METODOLOGIA

Sul piano metodologico, una volta costituito l’Advisory Board, si è proceduto a realizzare alcune interviste preliminari ai suoi componenti. A queste è seguito un apposito First Advisory Board Meeting che il 13 febbraio 2019 ha segnato il vero e proprio avvio dei lavori; in tale occasione sono stati condivisi i punti emersi dalle interviste preliminari, così da inquadrare lo scenario di riferimento (vedi capitolo successivo), e sono state formulate le prime ipotesi dei temi e delle questioni da affrontare.

In particolare, è stato condiviso che la riflessione si focalizzasse su:

  • qualità;

  • valore;

  • innovazione.

Il ragionamento che ne è seguito ha permesso di individuare, da un lato, i maggiori aspetti critici da affrontare e, dall’altro, quelli che si ritengono essere i principali fattori abilitanti a tale compito.

Tra gli aspetti critici sono emersi: la messa a fuoco dei reali fabbisogni; la misurazione e valutazione della qualità; la necessità di considerare il conflitto di interessi.

Quali fattori abilitanti fondamentali citiamo in particolare: le competenze e, di conseguenza, la multidisciplinarietà affinché le stesse siano a disposizione; il riconoscimento delle specificità dei dispositivi medici e dei contesti del loro impiego; il dialogo trasparente con il Mercato.

In un secondo momento, ciascun componente dell’Advisory Board ha lavorato autonomamente su prime proposte di raccomandazione riferite ai temi e alle questioni citate.

Successivamente, nei giorni 19 e 20 giugno 2019, è stato organizzato un intenso workshop progettuale (che ha ricevuto il riconoscimento del patrocinio del Ministero della Salute) in occasione del quale i componenti dell’Advisory Board hanno illustrato le loro proposte a un’apposita “Faculty” multidisciplinare composta da professionisti invitati a discuterle e metterle a punto.

Il risultato di questo lavoro è stato riportato nel presente documento.